Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Di Admin (del 20/11/2007 @ 08:40:53, in Articoli, linkato 2034 volte)
Qualche anno fa mi fu proposta una candidatura elettorale. Cortesemente, declinai. Per fare politica bisogna avere voglia di dedicare una fetta importante della propria vita agli altri. Ma non è solo una questione di tempo. L’impegno politico nasce da un dovere morale verso la collettività; e dalla convinzione di poter trovare soluzioni ai problemi e proposte per migliorare il tasso qualitativo della vita dei cittadini.
Almeno credo.
Perché a guardarci intorno, sembra che la questione sia diversa. Pare che oggi fare il politico sia una professione a tutto tondo. E che le qualità richieste siano altre. Occorre, prima di ogni cosa, una qualsiasi mancanza di dignità. Chi si professa comunista può, con naturalezza, vivere notti glamour al Billionaire di Briatore, o acquistare costose barche a vela, o vivere in abitazioni di lusso pagando fitti da case popolari. Oppure bisogna, senza rispetto per il dolore altrui, cavalcare l’onda mediatica e approfittare delle disgrazie che colpiscono le famiglie di donne violentate da extracomunitari o di giovani morti all’autogrill in circostanze poco chiare, per poter urlare a squarciagola: è colpa del governo!
Di fronte a questo, e a tanto altro, sembra davvero poca cosa l’utilizzo a scopo privato di auto blu da parte dei nostri assessori comunali. Una veniale ingenuità. Commessa da uomini che mal digeriscono qualsiasi osservazione sui loro comportamenti. Padroni di un’etica che non ammette giudizi.
Di Admin (del 27/11/2007 @ 00:28:29, in Articoli, linkato 2009 volte)
Driving Drug. Così è stata definita l’operazione condotta dai carabinieri su disposizione della Procura della Repubblica di Nocera Inferiore. Pedinamenti, intercettazioni telefoniche e appostamenti hanno svelato un imponente traffico di cocaina. Coinvolti diversi camionisti impegnati nel trasporto di ortaggi destinati ai mercati ortofrutticoli del centro nord. Oltre che corrieri erano loro stessi i primi consumatori: sniffavano per tenersi svegli durante i lunghi viaggi.
La notizia potrebbe anche strappare un sorriso amaro. Ma forse merita un approfondimento. Per rispettare massacranti tabelle di marcia gli autotrasportatori mettevano a rischio la vita loro e degli automobilisti che sfortunatamente incrociavano la loro strada.
Ma non è solo questo. Quanto corriamo nella nostra vita? I ritmi ai quali giocoforza dobbiamo soggiacere risultano stressanti anche per i più combattivi. Eppure in sorte ci sarebbe toccato di vivere nel terzo millennio. Quello del progresso luminoso, delle telecomunicazioni planetarie.
L’evoluzione marcia in modo travolgente in tutti i settori. Ma la qualità della nostra vita è realmente migliorata? Oppure, traffico permettendo, torniamo a casa spossati dalla nostra giornaliera battaglia, piegati alle imprescindibili esigenze produttive?
Il timore è che il tempo che ci avevano promesso, il tempo che la tecnologia avrebbe dovuto donare all’uomo, ci è stato derubato. E a goderne sono stati i portafogli di pochi, gonfi oltre ogni limite sopportabile.
Di Admin (del 03/12/2007 @ 08:18:14, in Articoli, linkato 2150 volte)
Quanto vale a Napoli la vita di un malato terminale? Un male cattivo è un martirio che ti divora. Il rispetto del dolore è il minimo che una società civile debba garantire. Ma in questa città in fuga da se stessa, persino la morte si trasforma in lusso.
Luigi aveva sorpreso tutti. Per i medici gli rimaneva un anno di vita. Ne ha affrontati quattro. Con coraggio. Il suo era un caso “interessante”. Da studiare. Poi, la malattia aveva preso il sopravvento e l’interesse scientifico era sfumato. “Non c’è più nulla da fare.” Questa la litania che i familiari dovevano sopportare.
Insieme a costi immensi provocati dall’indegna assenza del sistema sanitario nazionale. Certo, i chirurghi operano anche nelle strutture pubbliche. Ma per potersi giovare delle loro eccellenti mani, occorre appoggiarsi a strutture private. Oppure mettersi in lista di attesa. E chiedere cortesemente al cancro di attendere.
Alla fine, la voglia di vivere di Luigi è stata premiata dal sorriso inedito della nipotina appena nata. Poi, il calvario. Che ha un nome. Ospedale Cardarelli. Le ultime ore sono strazianti. Ingiuste e ingiustificate. I letti liberi ci sono. Ma Luigi viene abbandonato in corridoio su una barella. I suoi cari pretendono rispetto, minacciano denunce. “’Sto casatiello non lo spostiamo. Chiamate chi volete.” Così rispondono medici e infermieri. L’arrivo dei carabinieri li costringe a provvedere. Controvoglia. Luigi se ne è andato. Ma la vergogna ci assale.
Di Admin (del 11/12/2007 @ 11:44:26, in Articoli, linkato 1965 volte)
Quattro dirigenti della Regione Campania arrestati per concussione. I manager colti sul fatto mentre intascavano mille euro per “agevolare” l’iter burocratico e sbloccare i finanziamenti a un imprenditore. Che, coraggiosamente, li denuncia.
Come in un film americano, tre poliziotti, un carabiniere e un ex camorrista s’inglobano in una pericolosa banda criminale e svaligiano gioiellerie e altri esercizi commerciali tra Modena e Napoli.
Quattordici poliziotti arrestati con l’accusa di associazione a delinquere. Costringevano gli autotrasportatori tra Caserta e Caianello a pagare tangenti per non vedersi appioppare multe salatissime. Dalle prostitute esigevano rapporti sessuali.
Tre recenti vicende su cui meditare.
La corruzione è un fenomeno antico ed episodi simili si verificheranno all’infinito. Ma appare incontestabile il momento difficile che stiamo vivendo. Vengono meno i riferimenti morali. Chi dovrebbe garantire la sicurezza o aiutare lo sviluppo si trasforma, senza grosse difficoltà, nel vampiro che non vorresti mai incrociare lungo la tua strada. L’immagine che regala di sé la politica sembra giustificare, se non incitare la corruzione.
Troppo spesso si parla di città insicure e dell’imprescindibile ripristino della certezza della pena. C’è da auspicarsi che questo concetto venga applicato a maggior ragione verso chi indossa una divisa o rappresenta le istituzioni. La legge è uguale per tutti. O così raccontano…
Di Admin (del 17/12/2007 @ 08:29:26, in Articoli, linkato 2067 volte)
Un filo espressivo legherà dal 19 dicembre Valencia a Napoli. L’IVAM, il prestigioso museo di Arte Moderna di Valencia, ospiterà per due mesi la mostra: “Il secolo di Giorgio de Chirico. Metafisica e architettura.” A trent’anni dalla scomparsa, la Spagna ha voluto celebrare colui che Jean Cocteau, amico e studioso, definì ‘il pittore del mistero laico’.
Curatela e allestimento parlano napoletano. L’IVAM ha affidato la mostra alle mani dello storico d’arte contemporanea Vincenzo Trione, mentre l’allestimento è stato assegnato allo sguardo di Giovanni Francesco Frascino.
Trione ha indagato a lungo sul rapporto osmotico fra de Chirico e l’architettura. La mostra suggerisce gli stilemi presenti nelle tele del Pictor Optimus e individua gli echi della sua opera negli artisti che a lui s’ispirarono. Il viaggio in Italia del fotografo Gabriele Basilico alla ricerca di architetture dechirichiane e un catalogo ricco di contributi importanti come quello di Giuseppe Montesano, completano un percorso teso a svelare i segreti di un maestro inimitabile.
De Chirico, a lungo osteggiato fra i confini nazionali, fu subito amato dalla critica straniera. Ancora oggi l’Italia, vecchia e cadente, rivela l’atavica incapacità di investire sui suoi talenti. Che se resistono alla tentazione di fuggire all’estero, non sono liberi di trasformare le nostre città grigie in luoghi più belli e accoglienti. Valencia, lungimirante, ha compreso l’estro creativo di Trione e Frascino.
Di Admin (del 24/12/2007 @ 10:13:32, in Articoli, linkato 2061 volte)
Fra gli scrittori da qualche tempo va molto di moda fare outing. Rivelare aspetti scabrosi della propria vita. Meglio se in prossimità di un’uscita editoriale. Iniziò Susanna Tamaro che per lanciare il suo nuovo capolavoro confessò la tenera amicizia che la legava alla sua compagna. Più di recente è toccato al Nobel tedesco Günter Grass rivelare al mondo la sua volontaria appartenenza alle spietate SS. La sua biografia subì un’impennata nelle vendite.
A dire il vero il mio prossimo libro uscirà solo fra un anno ma credo sia giunto anche per me il momento di svelare un piccolo segreto. Di norma dedico poca attenzione all’aspetto estetico, rifuggo tutti i sotterfugi, dalle creme alla chirurgia, fonte per molti di grande apprensione. Tuttavia non resisto al vezzo di recarmi da un parrucchiere.
Quando lo stress quotidiano mi vince, lo specchio mi viene in soccorso: il caos imperante fra i capelli mi obbliga a raggiungere il Vomero e il mio vecchio amico Basilio. Già, perché Basilio non è solo un eccellente parrucchiere. È anche un ottimo psicologo, un amico capace di rasserenare insieme alla capigliatura anche i pensieri nevrotici che spesso impazzano nella mia mente.
In questo periodo poi, il passaggio da Basilio è obbligato. Quest’uomo dalle mille sorprese è anche un esperto culinario e i suoi roccocò una piccola delizia natalizia. Mi dispiace sempre dover andare via. Appena uscito mi rituffo leggero nel frastuono vomerese che, per una volta, mi appare gioioso e scanzonato.
Di Admin (del 01/01/2008 @ 12:24:00, in Articoli, linkato 2010 volte)
31 Dicembre. Tempo di bilanci. Compito ingrato in un anno dove poche luci non hanno regalato ossigeno a un paese asfittico. Addolora, e tanto, vedere una regione messa in ginocchio dal problema dei rifiuti. È un’immagine sconfortante. Persino scriverne provoca un senso di frustrazione. Mi limito a osservare come nessuno fra i responsabili politici abbia ritenuto doveroso un gesto forte: rimettere il mandato ricevuto dagli elettori di fronte a un simile degrado.
In Italia dimettersi è un gesto inaudito. Si sono invece dimessi i direttori del quotidiano Epolis. Ai fratelli Cipriani va il mio ringraziamento per la libertà riconosciuta a tutti coloro, giornalisti e collaboratori, che alimentano le pagine di questo vivace progetto. La loro presenza era più di una garanzia. È auspicabile che la futura direzione continui a ritenere la libertà di espressione un valore irrinunciabile.
Non riesco, perdonatemi, a farvi gli auguri di fine anno. Il mio sguardo è rivolto alle famiglie degli operai morti nell’incendio alle acciaierie della Thyssenkrupp. Alle mogli e ai figli di uomini uccisi da dirigenti privi di scrupolo. Non rispettare le più elementari norme di sicurezza per massimizzare i profitti è un grave delitto che va perseguito. Si lavora per vivere, non per morire. In un anno in Italia muoiono al lavoro oltre mille persone. È un bollettino di guerra. Questa sera in tanti senza coscienza brinderanno impuniti. Il mio pensiero andrà a chi non ha la forza di sollevare alcun calice.
Di Admin (del 07/01/2008 @ 08:32:54, in Articoli, linkato 1842 volte)
E alla fine ci siamo arrivati. È un gioco antico, che nel corso dei decenni si è perfezionato. Fino a divenire scientifico. La protesta monta. Manichini impiccati compaiono sugli alberi sfiniti di Corso Umberto. Le indagini della Digos rivelano che a metterli sono stati i circoli di AN. Manifestanti a Pianura attaccano la Polizia in tenuta antisommossa costringendola alla ritirata sotto una fitta sassaiola. Tra i partecipanti molti ragazzi che non abitano nel quartiere. La polizia ha il sospetto che siano giovani assoldati dalla camorra per fomentare la protesta. Non l’avremmo mai immaginato, vero?
E tutto legittima il leghista Roberto Calderoli a tuonare “Napoli non è Italia! Lì le leggi non valgono.” È sincero il vicepresidente del Senato. Dice la verità. Da noi le leggi non valgono e lo sanno bene gli industriali del Nord che per decenni hanno sversato i loro liquami velenosi nelle nostre campagne. Più di un dio cattivo, sono venuti a donarci la morte. Le connivenze con politica e camorra li garantivano da qualsiasi conseguenza. Da noi le leggi non esistono.
Intanto il sindaco Iervolino ribadisce “Dimettersi? Mai”. Antonio Bassolino, la cui costosissima politica verso il problema rifiuti è stata fallimentare, almeno per i cittadini, aggiunge “Se servisse a qualcosa, mi dimetterei”. Di fronte a un simile saccheggio non resta che aggrapparsi a quegli anarchici di fine ottocento che di fronte all’arroganza del potere replicavano “Una risata vi seppellirà”.
Di Admin (del 14/01/2008 @ 08:54:29, in Articoli, linkato 1972 volte)
Da quasi un anno questa rubrica prova a raccontare una città, i suoi problemi, le sue risorse. Non credevo si sarebbe ridotta a una sorta di bollettino della munnezza.
Si è appena conclusa una settimana di nuovi arrivi e di mancate partenze. È giunta la nomina di Gianni De Gennaro a commissario straordinario per l'emergenza rifiuti. L’ex capo della Polizia ha alle spalle una brillante carriera e importanti vittorie contro la mafia. Di recente è stato iscritto nel registro degli indagati per i fatti del G8.
Speriamo sia in grado, grazie anche ai super poteri che gli sono stati riconosciuti, di contribuire a risollevare una regione dal baratro in cui è sprofondata. La sua nomina è stata accolta con favore dalle opposte fazioni politiche. Di questi tempi, non lo si può considerare un gran bel viatico.
Intanto, la classe politica che da anni malgoverna la regione resta salda al suo posto. Bassolino spiega la sua testarda volontà: andarsene sarebbe una fuga. E il Governatore avvalora il suo sincero senso di responsabilità disertando il confronto con le popolazioni in protesta e frequentando i più confortevoli salotti televisivi.
Intanto Alessandra Mussolini piomba a Pianura e spiazza tutti. Dopo aver ammonito sui rischi che i bambini corrono vivendo circondati dall’immondizia, offre la soluzione su di un piatto d’argento: “Portiamo i rifiuti in Romania, visto che loro hanno portato i delinquenti qui!” I bambini rumeni, sentitamente, ringraziano.
Di Admin (del 21/01/2008 @ 09:00:50, in Articoli, linkato 2050 volte)
L’occasione era troppo ghiotta per farsela scappare. Il Presidente del Consiglio Regionale Alessandrina Lonardo, (l’addetto all’anagrafe dell’epoca pare nutrisse una particolare adorazione per i diminutivi) viene accusata di tentata corruzione e sottoposta agli arresti domiciliari.
Il di lei marito, Clemente Mastella, rassegna le dimissioni da Ministro di Giustizia per essere vicino alla moglie, ma viene anch’esso indagato dalla procura di Santa Maria Capua Vetere per concorso esterno in associazione a delinquere e altre sei ipotesi di reato.
L’ennesimo terremoto politico turba, si fa per dire, il paese. E, implacabili, le Iene si catapultano a Ceppaloni per consegnare delle arance alla Lonardo. Ma qui accade l’imprevisto. Il figlio dell’oramai ex ministro caccia gli artigli e ruba il mestiere ad Alessandro Sortino, la iena di turno.
Elio Mastella non si limita a difendere la madre e adopera le stesse armi allusive della tv giustizialista. La iena, oramai in gabbia, rivela di essere figlio di Sebastiano Sortino, Commissario dell’Authority per le Comunicazioni.
Immediata giunge la reazione di Davide Parenti, capo-autore delle Iene: Sortino lavora perché è bravo. E già, perché quando le proprie armi volgari vengono adottate da altri, allora diventano insinuazioni. I vertici di Italia1 annunciano: il servizio che andrà in onda venerdì è tutt’altro che la consegna delle arance alla Lonardo.
Venerdì, come ogni sera, m’immergerò nelle pagine di un bel libro.
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