\\ : Storico per mese (inverti l'ordine)
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Admin (del 29/10/2007 @ 08:38:55, in Articoli, linkato 1944 volte)

L’articolo che non avrei mai voluto scrivere.

La scorsa settimana la piccola Antonietta, 4 anni, è morta per soffocamento. I medici dell’ospedale, dopo aver constatato il decesso, hanno scoperto profonde lacerazioni vaginali. Da tempo la bimba veniva violentata da uno zio.

Nei mesi scorsi questo giornale è stato protagonista di una coraggiosa campagna, “Fermiamo gli orchi”. Non ci si può fermare.

In un mondo scompaginato, in questo sud dove il degrado assedia interi quartieri e fa vivere uomini e donne in un’indicibile barbarie, non si può precipitare fino a violare l’infanzia dei bimbi.

L’orco di Crispano ha 48 anni, è analfabeta. Ha firmato la deposizione con una X. Nella delirante incoscienza che lo sovrasta, si è domandato stupito “le donne non servono a questo?”

È un dovere tornare su questo folle episodio. Dobbiamo sforzarci di immaginare quei momenti, i continui abusi, l’impossibilità per Antonietta di capire cosa le accadeva. E perché.

È lo stravolgimento della vita, la perdita di qualsiasi speranza. Antonietta è nostra figlia. L’ultimo fiore, che ci viene strappato dalle braccia.

Voglio, tutti noi dobbiamo pretendere, che certe infinite disgrazie non accadano mai più. Non solo con indagini per ripulire il territorio da esseri privi di qualsiasi coscienza. Ma attraverso l’istruzione, la cultura e il lavoro.

Viviamo in un’epoca alienante che ci fa assuefare a tutto, a qualsiasi sopruso o crudeltà. Se ci abitueremo anche a questo, il mondo sarà finito da un pezzo.

Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Admin (del 22/10/2007 @ 09:22:58, in Articoli, linkato 1966 volte)

Antipolitica. La parola più trendy del momento. Grillo e il vaffa-day? Espressione dell’antipolitica. La partecipazione di massa alle primarie del nascente Partito Democratico? La migliore risposta all’antipolitica.

Mi domando cosa sia l’antipolitica. In un paese come il nostro e ancor più in una regione come la Campania, si è mai imposto un vero fermento, un autentico desiderio di innovare le linee governative? Difficile pensarlo seriamente. Meglio affidarsi alle parole di Flaiano quando sosteneva che in Italia i fascisti si dividono in due categorie: i fascisti e gli antifascisti.

Da sempre al Sud il politico è visto come il nobile di un tempo: colui che ha un diritto acquisito che nessuno può contestare. Basta che non esageri, s’intende. Altrimenti volano le monetine. Come accadde a Bettino Craxi all’Hotel Raphael.

Il politico è colui al quale chiedere un favore, quello che ci può sistemare, quello che ha a cuore gli interessi del singolo, non della società intera. Non importa a quale corrente appartenga, gli ideali(?) per i quali combatta, le idee che propugna. L’importante è blandirlo e riverirlo.

Solo in quest’ottica diventano comprensibili le parole, altrimenti fallaci, di Paolo Mieli, direttore del Corriere della Sera: “È forte la capacità della politica di dare risposta ai fermenti popolari” ha affermato in un recente incontro all’Università Federico II.

O Francia o Spagna purché se magna. Questo il disastroso modo di ragionare che ci condannerà all’infinito.

Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Admin (del 21/10/2007 @ 12:30:08, in Cronaca, linkato 2307 volte)

Per un mese ha provato a vivere con lo stipendio di un operaio. Dopo 20 giorni ha finito i soldi.

Enzo Rossi, 42 anni, produttore della pasta all'uovo Campofilone, ha deciso allora di aumentare di 200 euro al mese, netti, gli stipendi dei suoi dipendenti, che sono in gran parte donne. Ha dichiarato di essersi vergognato, perché non è riuscito a fare nemmeno per un mese intero la vita che le sue operaie sono costrette a fare da sempre. Ha detto che "è giusto togliere ai ricchi per dare ai poveri".

Signor Rossi, per caso non sarà comunista?

"No. Non sono marxista. Sono un ex di destra. Ex perché quelli che votavo non sanno fare nemmeno l'opposizione".

Perché allora questo mese da "povero" e soprattutto la decisione di aumentare i salari a chi lavora per lei?

"Perché stiamo tornando all'800, quando nella mia terra c'erano i conti e i baroni da una parte ed i mezzadri dall'altra, e si diceva che i maiali nascevano senza coscia perché i prosciutti dovevano essere portati ai padroni. Negli ultimi decenni il livello di vita dei lavoratori era cresciuto e la differenza con gli altri ceti era diminuita. Adesso si sta tornando indietro, e allora bisogna rimediare".

Aveva bisogno davvero di provare a vivere con pochi soldi? Non poteva chiedere a chi è costretto a farlo, senza scelta?

"Certo, sapevo come vivono le donne che lavorano per me. Ma ho fatto questa esperienza soprattutto per le mie figlie, che non hanno mai provato le privazioni. Ho voluto fare toccare loro con mano come vivono la grandissima parte delle loro amiche".

Come si è svolto l'esperimento?

"E' stato semplice. Io mi sono assegnato 1.000 euro, e altri 1.000 sono arrivati da mia moglie, che lavora in azienda con me. Duemila euro per un mese, tante famiglie vivono con molto meno. Abbiamo fatto i conti di quanto doveva essere messo da parte per la rata del mutuo, l'assicurazione auto, le bollette... Con il resto, abbiamo affrontato le spese quotidiane. Il risultato è ormai noto: dopo 20 giorni non avevamo un soldo. Mi sono vergognato, anche se ero stato attento a ogni spesa. Sa cosa vuol dire questo? Che in un anno intero io sarei rimasto senza soldi per 120 giorni, e questa non è solo povertà, è disperazione".

Signor Rossi, lei è mai stato povero?

"Sì, anche se ero già un piccolo imprenditore. Nel 1993 - erano già nate le mie figlie - ho dovuto chiedere soldi in prestito agli amici per mantenere la famiglia. Non mi vergogno a dirlo, tanto quei soldi li ho restituiti. E' anche per questo che nell'esperimento ho coinvolto la famiglia. Volevo che le mie figlie vivessero in una famiglia con pochi mezzi, per trovare difficoltà e provare a superarle".

Il momento peggiore?

"L'ultimo giorno, quando ho deciso di arrendermi. Entro nel bar con 20 euro in tasca, gli ultimi. Sono conosciuto in paese, siamo 1.700 abitanti in tutto e gli imprenditori non sono tanti. Mentre entro un pensiero mi fulmina: e se trovo sei o sette amici cui offrire l'aperitivo? Non ho abbastanza soldi. Ecco, ci sono tanti operai che, quando tocca il loro turno, debbono pagare da bere agli altri, perché non è bello fare sapere a tutti che si è poveri. Sono in bolletta e non lo dicono a nessuno. In quel momento ho pensato: tanti di quelli che sono qui sono poveri davvero e non per un mese. Mi sono sentito come quando sei immerso in mare a 20 metri di profondità e scopri che la bombola è finita".

E allora ha deciso di aumentare i salari.

"E' il minimo che potevo fare. Secondo l'Istat, il costo della vita è aumentato di 150 euro al mese. Per quelli come me non sono nulla. Per gli operai 150 euro al mese in meno sono quasi 2.000 all'anno, e questo vuol dire non pagare le rate della macchina o non comprare il computer al figlio. E poi, lo confesso, io ho aumentato i salari anche perché sono un egoista. Secondo lei, come lavora una madre di famiglia che sa di non poter arrivare a fine mese? Se è in paranoia, dove terrà la testa, durante il lavoro? Le mani calde delle mie donne che preparano la pasta sono la fortuna della mia azienda. E' giusto che siano ricompensate".

Se aumenta gli stipendi, vuol dire che l'azienda rende bene.

"Nel 1997, quando ho preso il pastificio Campofilone, il fatturato era di 90 milioni di lire. Quest'anno arriveremo a 1,6 milioni di euro. Da due anni le cose vanno davvero bene, e mi posso definire benestante. Non è giusto che sia solo io a goderne. Il valore aggiunto derivato dalla trasformazione della farina e delle uova deve portare benefici sia ai contadini che mi danno la materia prima che ai lavoratori della fabbrica".

Come l'hanno presa, i suoi colleghi industriali?

"Mi sembra bene. Alcuni mi hanno telefonato per sapere se l'aumento di 200 euro è uguale per tutti e altre cose tecniche. Forse vogliono imitarmi e questa è una cosa buona. Io ho spiegato che sarebbe giusto non fare pagare alle aziende i contributi relativi a questo aumento. Se il governo capisce (mi ha telefonato anche Daniele Capezzone, della commissione imprese) l'idea di prendere ai ricchi per dare ai poveri non resterà soltanto un manifesto".

Da: http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/cronaca/industriale-operaio/industriale-operaio/industriale-operaio.html
Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Admin (del 15/10/2007 @ 12:28:45, in Articoli, linkato 2015 volte)

“Direttore pensate di stare ancora a Udine? Anche voi tenete figli.” Queste alcune minacce subite da Pierpaolo Marino, direttore generale del Napoli calcio.

A rivelarlo, l’inchiesta condotta dal Pm Antonio Ardituro sul lucroso business dei biglietti gratuiti gestito dai capi della tifoseria organizzata. Che siano capi di qualcosa lo stabilirà il processo, sin d’ora emerge l’impossibilità di definire tifosi questi gentiluomini.

Sono trascorsi 25 anni da quando cominciai a frequentare lo stadio San Paolo. Rudy Krol, la sua classe cristallina, il primo campione di cui mi innamorai. Altri ne seguirono. Ragazzino, mi chiedevo perché l’allora capo dei tifosi della curva B non osservasse la partita per dettare, spalle al campo, i tempi e i modi del tifo. E il piacere di vedere la partita, di ammirare le esaltanti magie di un sudamericano venuto a Napoli per regalarle gioia? Nulla di tutto questo. Sentivo parlare di fede. A me appariva come un bieco lavoro.

Attraverso la vendita dei biglietti, gli incriminati pare intascassero cifre ingenti. Sì, ma quanta fatica, quanti rischi, quanta violenza e arroganza. La tanta proclamata passione per il calcio trasformata nell’ennesima menzogna. Legittimo pensare al finto potere dei mafiosi. Proprietari di immense fortune, a capo di interi eserciti, capaci di dare o levare la vita, eppure costretti a fuggire in eterno, a rinchiudersi in umili casolari, a comunicare con i pizzini.

Ma ne vale davvero la pena? È questa la vita che avete sognato?

Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Admin (del 09/10/2007 @ 13:25:47, in Riflessioni, linkato 2228 volte)

Eventi di cronaca e circostanze varie hanno fatto sì che in questi giorni io abbia avuto un carteggio molto fitto con alcuni amici. Carteggio per modo di dire, visto che abbiamo utilizzato cellulari, msn, e mail...

Con Salvatore, Gianfranco, Luigi, Giuliano, Demetrio, Tommaso spero si crei una sintonia sempre maggiore.

Chissà se per non morire questa società malferma ci darà un luogo. Chissà se continueremo a essere sguardo sincero. Chissà se rimarremo puliti, schivando invidie e gelosie accecanti.

Articolo (p)Link Commenti Commenti (2)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Admin (del 08/10/2007 @ 09:06:16, in Articoli, linkato 1992 volte)

Attenti automobilisti, è arrivato il Tutor. In queste settimane anche sulla autostrada Roma - Napoli è entrato in vigore il nuovo sistema per il controllo elettronico della velocità. A differenza dell’autovelox il Tutor misura la velocità media dei veicoli in tratti stradali tra i 10 e 25 km. In questo modo eviteremo multe per aver superato i limiti in un breve tratto, magari perché impegnati in un sorpasso.

Ma il dubbio di trovarsi di fronte all’ennesima misura per fare cassa resta forte. In molti tratti della A1 insiste un limite di velocità di 100 km orari che pare eccessivo. Mi piacerebbe vedere il ministro dei trasporti, meglio se scortato dal suo vice ministro, dai suoi due sottosegretari, dagli otto principali collaboratori e dai dodici consiglieri, (fonte: www.trasporti.gov.it) viaggiare sulla Roma - Napoli rispettando il suddetto limite.

Intanto i costruttori continuano a offrirci auto dalle prestazioni sempre più aggressive. Non sarebbe opportuno che si dedicassero alla sicurezza? Una politica seria di prevenzione dovrebbe viaggiare in una diversa direzione. Inasprire le sanzioni per chi adopera l’autostrada come un circuito di Formula Uno. Intensificare i controlli verso i camionisti, spesso costretti a guidare per l’intera giornata senza rispettare i necessari turni di riposo. Intercettare ai varchi di ingresso, prima che sia troppo tardi, i guidatori in stato di ebbrezza.

Infilare le mani nelle tasche dei cittadini non significa rendere le strade più sicure.

Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Admin (del 02/10/2007 @ 14:19:46, in Lotta armata, linkato 2662 volte)

La notizia è rimbalzata su tutte le agenzie pochi minuti fa. Cristoforo Piancone, 57 anni, ex esponente delle Brigate Rosse, è stato arrestato dalla Polizia a Siena dopo aver rapinato con un altro malvivente una filiale del Monte dei Paschi di Siena.

Piancone in una foto d'archivio                    Piancone in una immagine recente

Piancone, nome di battaglia "Gerard", ha avuto un ruolo di rilievo all’interno delle BR. Era entrato anche a far parte della Direzione Strategica. Fu arrestato l´11 aprile del 1978 a Torino, dopo aver partecipato all´agguato in cui fu ucciso l'agente Lorenzo Cotugno. Siamo nei giorni del sequestro di Aldo Moro. Piancone rimane ferito e i suoi compagni lo lasciano al pronto soccorso dell'ospedale Astanteria Martini. Condannato a sei ergastoli aveva scontato una pena di 25 anni. Non si era mai pentito né dissociato. Aveva ottenuto una prima volta la semilibertà perdendola per aver cercato di rubare merce di poco valore al supermercato Esselunga di Alessandria. Nulla di paragonabile a quanto da lui realizzato lunedì in pieno centro di Siena. Poi, il 5 aprile del 2004 il Tribunale di sorveglianza di Torino gli aveva concesso per la seconda volta  la semilibertà.

Dopo aver svaligiato la banca i due rapinatori erano fuggiti inseguiti dalla Polizia. Doveroso l’uso del condizionale, ma parrebbe che Piancone abbia puntato la rivoltella contro un poliziotto per sparargli dopo che quest’ultimo aveva esploso dei colpi in aria. So che rischio di attirarmi gli strali di molti, ma rapinare una banca è un reato previsto dal codice penale, rischiare di uccidere un uomo, un crimine infinitamente maggiore.

Davvero una brutta storia questa di Piancone. Brutta perché riapre ferite mai sanate. Basti pensare alle vittime del terrorismo. Fra queste Bruno Berardi, figlio di Rosario Berardi, il maresciallo assassinato dalle BR il 10 marzo 1978 a Torino, nei giorni in cui lo Stato aveva gravi difficoltà a portare avanti il processo contro le Brigate Rosse. Piancone era stato condannato per quell’omicidio. Facile immaginare lo stato d’animo di Bruno Berardi.

Ma non solo per questo è una brutta storia. Penso a tutti quei detenuti che conducono un’esistenza irreprensibile nella speranza di poter accedere ai benefici previsti dalla legge e ricostruirsi una vita nuova. Questa vicenda susciterà nuove prevedibili polemiche e a rimetterci saranno i più deboli.

Faccio fatica a immaginare che la rapina di Piancone fosse stata pensata per scopi politici. Tuttavia fatti di cronaca come questi si prestano a una facile strumentalizzazione.

Sono davvero in tanti a lavorare per far cadere sugli anni 70 una cortina di fumo inviolabile. Sono troppe le domande che ancora non hanno avuto risposta. Un patto scellerato è stato stretto tra chi sa. La storia d’Italia si è arrestata a trent’anni fa. Oggi siamo un paese isterico e immaturo, occupato da una classe politica incapace e priva di qualsiasi decenza. Sono questi i frutti che paga la nostra generazione per il mancato accertamento della Verità storica.

Davvero non ci voleva.

Articolo (p)Link Commenti Commenti (6)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Admin (del 01/10/2007 @ 20:58:21, in Articoli, linkato 2111 volte)

Caserta, viale Carlo III, nove del mattino. Sono intrappolato nel traffico. L’imbocco dell’autostrada A1, agognata meta, è appena a un chilometro. La polizia coordina il traffico. Un auto in panne viene rimossa. Scene da esodo ferragostano. Lavoratori manifestano per i loro diritti calpestati? Nella zona diverse realtà giustificano quel timore. Invece, pochi metri dopo, ecco svelato l’arcano: un cartellone pubblicizza l’apertura del “Campania”, ennesimo centro commerciale. Strutture che soffocano il piccolo commercio e devastano luoghi. Tutte uguali.  

Per invertire il senso di marcia ci vorrebbe una manovra ardita. Rinvio il mio appuntamento e decido di incolonnarmi ordinatamente. Non è masochismo. È l’istinto di chi sa che avrà qualcosa da raccontare.

Finalmente imbocco la bretella d’ingresso del centro. Tre corsie, come l’autostrada. Uomini si sbracciano per deviare le auto verso un parcheggio laterale. È lontano, ma forse lì qualche posto si recupera.

Un brusio accompagna i miei passi. Sale d’intensità fino a mutarsi in frastuono. Scene dantesche si aprono ai miei occhi. Un’onda umana fluttua pericolosamente. Una donna avverte un malore. Due infermieri cercano di soccorrerla. Tanti spingono per entrare. Pochi escono. Trionfanti, con il loro scalpo. Li avvicino. Sono lì dalle sette del mattino. Hanno atteso tre ore. Qualcuno, vergognandosi, si giustifica con la necessità del risparmio. Esausti, stringono televisori lcd e cellulari acquistati a prezzi stracciati e, forse, stracciando la dignità.

Articolo (p)Link Commenti Commenti (2)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
Pagine: 1
Ci sono 3451 persone collegate

< dicembre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
      
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
         

Cerca per parola chiave
 

Titolo
Articoli (165)
Cronaca (3)
lettereMinuscole (6)
Libri (1)
Lotta armata (1)
Riflessioni (9)
Vorrei che il futuro fosse oggi (15)

Catalogati per mese:
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024
Novembre 2024
Dicembre 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
Non avete ancora cap...
11/05/2012 @ 05:20:16
Di Discount Uniforms
Ben quindici incontr...
11/05/2012 @ 05:11:19
Di cheapest Jersey
Particolare enfasi ¨...
05/05/2012 @ 08:25:28
Di scarpe hogan




10/12/2024 @ 12:19:41
script eseguito in 48 ms



Il termometro del futuro
La prova del nove