Di Admin (del 29/06/2010 @ 08:58:39, in Articoli, linkato 2203 volte)
Non curante delle telecamere, il commissario tecnico della Germania Joachim Löw è stato sorpreso durante la partita contro l’Inghilterra, mentre si ficcava le dita nel naso e, dopo aver frugato con forza, inghiottiva quanto pescato. Ciò che conta però, è che la Germania proceda spedita il suo cammino nei mondiali sudafricani e lo faccia grazie a una rosa per metà composta da giocatori nelle cui vene scorre del sangue non esattamente ariano.
Tutto ciò lascerebbe credere che i teutonici si siano finalmente messi alle spalle le sciagurate strade intraprese nel secolo scorso. Ma forse il passato non è poi così lontano. Almeno a giudicare dalla proposta di Peter Trapp, esponente del partito democratico cristiano, per il quale è necessario sottoporre preventivamente gli immigrati a un test d’intelligenza. Per Trapp infatti, in tema di immigrazione occorrono criteri moderni e i motivi umanitari da soli non sono sufficienti.
La proposta è stata rigettata da governo e opposizione, tuttavia simili uscite non sono per nulla inedite. Di recente un membro della Banca centrale tedesca ha dichiarato che i figli degli immigrati sono più stupidi dei giovani tedeschi e minacciano di inquinare la indiscussa superiorità tedesca. Traff e i suoi sodali dimostrano di essere intelligenti, cristiani e democratici. Noi, poveri esseri inferiori, possiamo solo limitarci a tifare sabato Argentina. Senza dare nell’occhio. Non si sa mai.
Di Admin (del 24/06/2010 @ 03:10:32, in Articoli, linkato 1866 volte)
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In un lontano sketch Arbore, Benigni Nichetti, Verdone commentavano da una casa di riposo per vecchi artisti la finta morte di Massimo Troisi. L’attore convinse gli amici perplessi: per lui quello era un modo di esorcizzare un’ombra.
Assai diversa appare invece la provocazione studiata da Max che nella sua prossima copertina espone un Roberto Saviano disteso su un lettino da obitorio con all’alluce il cartellino di riconoscimento. Per Andrea Rossi, direttore della testata, l’immagine testimonia la volontà di schierarsi dalla parte dello scrittore dopo i recenti attacchi piovutigli da più parti.
Forse i tipi di Max avevano ritenuto implicitamente corretta la loro scelta editoriale alla luce del processo mediatico che ha travolto l’autore di Gomorra. Saviano, cui da anni è stata assegnata una scorta per il timore che sia finito nel mirino del clan dei Casalesi, ha criticato la foto, definendola di cattivo gusto. Dunque ne era all’oscuro, come conferma lo stesso Rossi che però aggiunge di aver anticipato il progetto all’agente dello scrittore.
Da tempo Saviano procede diritto per la sua strada e non ha bisogno dei consigli di nessuno. Tuttavia dovrebbe forse interrogarsi sul rapporto inversamente proporzionale esistente tra il Saviano personaggio pubblico, icona dell’anticamorra e lo scrittore. Più s’impone il primo, più si svilisce l’altro. Sempre che sia ancora possibile tenere le due figure su un piano distinto.
Di Admin (del 21/06/2010 @ 04:18:07, in Articoli, linkato 2036 volte)
Qui in Italia in pochi conoscono Frank Fenner, docente di microbiologia dell’Australian National University. Eppure il professore ha una carriera prestigiosa alle spalle ed è soprattutto grazie a lui che l’uomo è riuscito a sradicare il vaiolo. L’ultima dichiarazione di Fenner non è però destinata a regalare allegria. A suo giudizio la razza umana e gran parte delle specie animali sono destinate ad estinguersi nei prossimi cento anni. Tutto questo a causa di una serie di fattori, primi fra i quali la violenta esplosione demografica e i consumi eccessivi oltre ogni ragionevole limite.
Non sono mancate le reazioni di chi giudica eccessivo l’allarmismo di Fenner. Per molti eminenti cattedratici l’uomo saprà adottare in tempo le misure necessarie ad arrestare gli innegabili mutamenti in atto. Per placare il pessimismo di Fenner avremmo preferito ascoltare spiegazioni scientifiche e non un auspicabile, ma improbabile, ravvedimento dell’uomo.
Tra due giorni Fenner terrà una conferenza incentrata sui cambiamenti climatici e le azioni da intraprendere al più presto per porvi rimedio. C’è da giurarci che le sue apocalittiche dichiarazioni accresceranno l’interesse alla conferenza, ma qui da noi se ne parlerà poco. C’è da battere la Slovacchia e proseguire il cammino nei mondiali. E allora meglio rintronarsi con una strombazzata di vuvuzela, lasciando ad altri problemi che non abbiamo nessuna voglia di affrontare.
Di Admin (del 17/06/2010 @ 21:25:43, in Articoli, linkato 1990 volte)
Il delitto di Cogne è entrato in pianta stabile nell’immaginario collettivo. E così anche un processo secondario, come quello che vede Annamaria Franzoni accusata di calunnie nei riguardi del vicino di casa Ulisse Guichardaz, coinvolge numerosi operatori dell’informazione e torna a far discutere la gente.
Al palagiustizia di Torino la Franzoni ha negato di aver mai fatto accuse precise nei confronti di chicchessia e ha specificato di aver fatto i nomi dei vicini di casa unicamente per fornire elementi preziosi agli investigatori. A sorpresa la donna ha dichiarato di non aver nemmeno letto la denuncia predisposta dal suo difensore dell’epoca, Carlo Taormina, e di non ritrovarsi in alcune dichiarazioni presenti al suo interno. In particolare la Franzoni nega di aver mai ricevuto attenzioni sessuali dal suo vicino, così come scritto nella denuncia da lei firmata.
Implicitamente, sul banco degli accusati è finito proprio l’avvocato Taormina, i cui ricordi però non collimano in nulla con quelli della Franzoni. Per il legale la denuncia fu letta più volte e subì diverse modifiche in seguito alle osservazioni persino pedanti fatte dai firmatari.
La Franzoni, condannata in via definitiva a sedici anni, ridotti a tredici per effetto dell’indulto, ha dichiarato al giudice di essersi presentata solo oggi al processo per l’enorme attenzione mediatica che desta ogni sua apparizione pubblica. Durante il lungo interrogatorio ha rievocato i tragici momenti che portarono alla morte del piccolo Samuele ed è scoppiata in lacrime quando ha rievocato gli istanti in cui, a suo dire, scopriva l’atroce stato in cui versava il figlio.
In tanti, a partire dal suo collegio difensivo, fino al professor Ugo Fornari, consulente del Pm Giuseppe Ferrando, sono convinti che la donna davvero non ricordi nulla di quei tragici istanti e sia certa di non aver commesso alcun gesto criminoso, e sottolineano i rischi cui andrà incontro, qualora un giorno dovesse risvegliarsi e rivivere la realtà. Realtà che potrebbe schiacciarla fino a spingerla al suicidio.
Di certo non appare meno semplice la sua attuale condizione. Perdere un figlio di appena tre anni in circostanze simili è agghiacciante. Essere accusati di aver perpetrato quel delitto annichilirebbe la gran parte degli esseri umani. Ma con questo peso, per fortuna, la Franzoni riesce a convivere.
Di Admin (del 14/06/2010 @ 06:19:34, in Articoli, linkato 2046 volte)
Non vive un periodo positivo Marco Castaldi, in arte Morgan. Tutto è precipitato dalla intervista rilasciata al mensile Max in cui ammetteva l’uso regolare di cocaina come antidepressivo. Immediata è scattata l’espulsione da Sanremo. Cuore, sole e amore non vanno d’accordo con il crack, anche se spesso ottundono la mente allo stesso modo.
Poi la frana si è abbattuta sulla sfera familiare. Sua moglie Asia Argento ha infatti intrapreso una battaglia senza esclusione di colpi. Se tre anni fa il Tribunale di Milano aveva deciso l’affido condiviso della figlia Anna Lou, Asia dapprima ha preteso e ottenuto l’affido esclusivo e l’aumento dell’assegno mensile, poi ha chiesto la decadenza della patria potestà. Al momento il processo è sospeso, ma il clima non si è rasserenato.
Almeno a giudicare dalle lamentele di Morgan, cui Asia impedisce di vedere la figlia nel giorno del compleanno. Anna Lou festeggerà i nove anni tra due settimane in una domenica che, nel rispetto degli accordi legali, dovrebbe trascorrere con il padre. Anni fa, in una intervista doppia alle Iene, Asia assegnava il massimo dei voti al compagno come padre.
Oggi avrà certamente cambiato idea, ma sarebbe bello che lei, e tutte le mamme nella sua situazione, mettessero da parte rancori e detriti di un rapporto andato in frantumi e non rubassero ai propri figli, che giurano di amare, quella parte di affetto irrinunciabile che ogni padre sano può e deve dare ai suoi figli.
Di Admin (del 07/06/2010 @ 22:20:43, in Cronaca, linkato 1971 volte)
Sono bravi e pieni di entusiasmo. Lavorano con le idee e aiutano la città a crescere. La tre giorni che andrà in scena dal 10 al 12 giugno è ricca di appuntamenti. Da Angelo Petrella, che spiegherà i segreti del successo de "La città perfetta", a un interessante dibattito su Fidel Castro che vedrà contrapposti Omero Ciai e Alessandra Riccio. Qui sotto il programma completo.
"Ci sono storie di animali che fanno cose strane, senza motivo, lontane da quello che per natura quegli animali dovrebbero fare, eppure lo fanno. Perché devono farlo, come se esistesse dentro di loro qualcosa di incontrollabile, che non è l’istinto a cui obbediscono sempre, ma un altro istinto, l’istinto dell’istinto; l’altra faccia dell’istinto. … forse è quella vera. giusta. la faccia giusta" .
All’inizio ho creduto fossero racconti, con tutti questi animali metropolitani in un contesto di cemento e asfalto. E l’asfalto li inghiotte a volte. L’anatra pneumatica e la zecca indecisa, la sogliola rossa come una ferita fresca, il polipo coi binari. Il granchio strabico e l’acciuga sconosciuta. Le formiche torturate dalla nonna. Gli animaletti rossi infiniti e il falco pensiero. Due pit bull e un setter. Il gatto con la schiena rotta sull’asfalto e gli occhi in su che vorrebbero fare rewind sulla vita.
Poi piano sono apparsi gli uomini. Carmine o schiattamuort, Slator l’albanese detto Salvatore, o’ Rugnus. "Quando soffrono gli uomini sono come gli animali. Il dolore non si sceglie o si conosce prima, arriva quando vuole. E si fanno tante cose nella sofferenza; si mangia, si beve, si piange, si spera, si pensa. Ma in realtà non si fa nulla. Tranne questo: obbedire al dolore stesso. L’obbedienza, il collo che stringe e non fa respirare, il mondo che si sbriciola in una stanza e in un letto, in una camicia da notte che diventa vestito, quest’obbedienza è puro istinto. E’ un modo di vivere. Diventa quotidianità. Istinto. Un istinto continuo. Come gli animali"
Quelle degli uomini mi sembravano altre storie. Ma non è così. Alcuni uomini sono padroni di alcuni animali e c’è una storia ambientata in provincia di Caserta, tra il mercato, la tangenziale e i campi di calcetto. Bisogna ricostruirla. I personaggi, uomini e animali, anche se per un po’ di capitoli vanno ognuno per ‘i cazzi suoi’ (come ha detto l’autore) poi si ricompongono nel puzzle. Qualcuno resta (e accende la luce prima che faccia buio) qualche altro se ne va in un posto del mondo a riprendere il filo interrotto.
Nel libro ad un certo punto in mezzo ad animali e uomini c’è una lettera e dice "Caro Carmine, … dopo vari tentativi di suicidio, mi metto a scrivere. Credo di essere diventato, negli anni, molto bravo a scrivere. Nel senso che in ogni racconto riesco a metterci la vita e la morte con la stessa intensità. Pochi scrittori, quelli grandi, ci riescono. Io ci riesco. Io penso che uno scrittore sia grande quando in ogni sua frase c’è dentro tutto il senso della vita".
Piccirillo è grande. E l’accostamento tra il nome proprio di persona e l’aggettivo sembra una contraddizione e una burla, ma non lo è.