Quell'effimero potere dei signori della Mala
Di Admin (del 15/10/2007 @ 12:28:45, in Articoli, linkato 1982 volte)
“Direttore pensate di stare ancora a Udine? Anche voi tenete figli.” Queste alcune minacce subite da Pierpaolo Marino, direttore generale del Napoli calcio.
A rivelarlo, l’inchiesta condotta dal Pm Antonio Ardituro sul lucroso business dei biglietti gratuiti gestito dai capi della tifoseria organizzata. Che siano capi di qualcosa lo stabilirà il processo, sin d’ora emerge l’impossibilità di definire tifosi questi gentiluomini.
Sono trascorsi 25 anni da quando cominciai a frequentare lo stadio San Paolo. Rudy Krol, la sua classe cristallina, il primo campione di cui mi innamorai. Altri ne seguirono. Ragazzino, mi chiedevo perché l’allora capo dei tifosi della curva B non osservasse la partita per dettare, spalle al campo, i tempi e i modi del tifo. E il piacere di vedere la partita, di ammirare le esaltanti magie di un sudamericano venuto a Napoli per regalarle gioia? Nulla di tutto questo. Sentivo parlare di fede. A me appariva come un bieco lavoro.
Attraverso la vendita dei biglietti, gli incriminati pare intascassero cifre ingenti. Sì, ma quanta fatica, quanti rischi, quanta violenza e arroganza. La tanta proclamata passione per il calcio trasformata nell’ennesima menzogna. Legittimo pensare al finto potere dei mafiosi. Proprietari di immense fortune, a capo di interi eserciti, capaci di dare o levare la vita, eppure costretti a fuggire in eterno, a rinchiudersi in umili casolari, a comunicare con i pizzini.
Ma ne vale davvero la pena? È questa la vita che avete sognato?
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