Di Admin (del 02/02/2009 @ 08:30:16, in Articoli, linkato 1910 volte)
Barack Obama ha almeno due validi motivi per ringraziare Aretha Franklin di essere intervenuta alla sua cerimonia di insediamento alla Presidenza degli Stati Uniti. L’aver regalato un momento di gioia con la sua voce inimitabile. E l’aver offerto con il suo sgargiante cappello un’altra immagine indimenticabile, insieme a quella del neo presidente che balbetta nel pronunciare il giuramento.
Quel cappello di lana grigia con un vistoso fiocco, paillettes e brillantini è entrato ora nel mirino dello Smithsonian Museum di Washington che raccoglie memorabilia della storia americana, e che lo vorrebbe esporre insieme al vestito indossato dalla First Lady Michelle Obama.
Aretha è perplessa. Le dispiacerebbe separarsi da un oggetto che le ricorda il momento storico a cui ha partecipato. Se me lo chiedesse, le consiglierei di conservarlo. È stata lei a renderlo straordinario con il suo sorriso, la sua classe. In un museo si ridurrebbe ad un buffo e incomprensibile cimelio.
In quella cerimonia teatrale e ingessata che da centocinquanta anni si ripete all’insediamento di ogni nuovo presidente americano, quell’improbabile copricapo è riuscito a sfuggire alla gabbia del cerimoniale. Forse per questo lo Smithsonian Museum lo vuole ad ogni costo.
La speranza è che anche della presidenza di Obama ci si possa un giorno ricordare come di un momento luminoso e fuori dagli schemi come Aretha e il suo cappello.