Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Admin (del 24/12/2007 @ 10:13:32, in Articoli, linkato 2020 volte)
Fra gli scrittori da qualche tempo va molto di moda fare outing. Rivelare aspetti scabrosi della propria vita. Meglio se in prossimità di un’uscita editoriale. Iniziò Susanna Tamaro che per lanciare il suo nuovo capolavoro confessò la tenera amicizia che la legava alla sua compagna. Più di recente è toccato al Nobel tedesco Günter Grass rivelare al mondo la sua volontaria appartenenza alle spietate SS. La sua biografia subì un’impennata nelle vendite.
A dire il vero il mio prossimo libro uscirà solo fra un anno ma credo sia giunto anche per me il momento di svelare un piccolo segreto. Di norma dedico poca attenzione all’aspetto estetico, rifuggo tutti i sotterfugi, dalle creme alla chirurgia, fonte per molti di grande apprensione. Tuttavia non resisto al vezzo di recarmi da un parrucchiere.
Quando lo stress quotidiano mi vince, lo specchio mi viene in soccorso: il caos imperante fra i capelli mi obbliga a raggiungere il Vomero e il mio vecchio amico Basilio. Già, perché Basilio non è solo un eccellente parrucchiere. È anche un ottimo psicologo, un amico capace di rasserenare insieme alla capigliatura anche i pensieri nevrotici che spesso impazzano nella mia mente.
In questo periodo poi, il passaggio da Basilio è obbligato. Quest’uomo dalle mille sorprese è anche un esperto culinario e i suoi roccocò una piccola delizia natalizia. Mi dispiace sempre dover andare via. Appena uscito mi rituffo leggero nel frastuono vomerese che, per una volta, mi appare gioioso e scanzonato.
Di Admin (del 17/12/2007 @ 08:29:26, in Articoli, linkato 2024 volte)
Un filo espressivo legherà dal 19 dicembre Valencia a Napoli. L’IVAM, il prestigioso museo di Arte Moderna di Valencia, ospiterà per due mesi la mostra: “Il secolo di Giorgio de Chirico. Metafisica e architettura.” A trent’anni dalla scomparsa, la Spagna ha voluto celebrare colui che Jean Cocteau, amico e studioso, definì ‘il pittore del mistero laico’.
Curatela e allestimento parlano napoletano. L’IVAM ha affidato la mostra alle mani dello storico d’arte contemporanea Vincenzo Trione, mentre l’allestimento è stato assegnato allo sguardo di Giovanni Francesco Frascino.
Trione ha indagato a lungo sul rapporto osmotico fra de Chirico e l’architettura. La mostra suggerisce gli stilemi presenti nelle tele del Pictor Optimus e individua gli echi della sua opera negli artisti che a lui s’ispirarono. Il viaggio in Italia del fotografo Gabriele Basilico alla ricerca di architetture dechirichiane e un catalogo ricco di contributi importanti come quello di Giuseppe Montesano, completano un percorso teso a svelare i segreti di un maestro inimitabile.
De Chirico, a lungo osteggiato fra i confini nazionali, fu subito amato dalla critica straniera. Ancora oggi l’Italia, vecchia e cadente, rivela l’atavica incapacità di investire sui suoi talenti. Che se resistono alla tentazione di fuggire all’estero, non sono liberi di trasformare le nostre città grigie in luoghi più belli e accoglienti. Valencia, lungimirante, ha compreso l’estro creativo di Trione e Frascino.
"Negligenza? Mancanza di sicurezza? Eccessiva ricerca di profitto senza le dovute garanzie per la salute e la vita dei lavoratori? Non tocca a me rispondere ma alla magistratura e a quanti hanno specifiche responsabilità previste dalle leggi.
Mi sento però di ribadire che il lavoro e' per l'uomo e non l'uomo per il lavoro."
Dall'omelia del Cardinale Poletto (noto sovversivo e agitarore di masse):
http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?IDmsezione=14&IDalbum=6989&tipo=AUDIO
Di Admin (del 11/12/2007 @ 11:44:26, in Articoli, linkato 1924 volte)
Quattro dirigenti della Regione Campania arrestati per concussione. I manager colti sul fatto mentre intascavano mille euro per “agevolare” l’iter burocratico e sbloccare i finanziamenti a un imprenditore. Che, coraggiosamente, li denuncia.
Come in un film americano, tre poliziotti, un carabiniere e un ex camorrista s’inglobano in una pericolosa banda criminale e svaligiano gioiellerie e altri esercizi commerciali tra Modena e Napoli.
Quattordici poliziotti arrestati con l’accusa di associazione a delinquere. Costringevano gli autotrasportatori tra Caserta e Caianello a pagare tangenti per non vedersi appioppare multe salatissime. Dalle prostitute esigevano rapporti sessuali.
Tre recenti vicende su cui meditare.
La corruzione è un fenomeno antico ed episodi simili si verificheranno all’infinito. Ma appare incontestabile il momento difficile che stiamo vivendo. Vengono meno i riferimenti morali. Chi dovrebbe garantire la sicurezza o aiutare lo sviluppo si trasforma, senza grosse difficoltà, nel vampiro che non vorresti mai incrociare lungo la tua strada. L’immagine che regala di sé la politica sembra giustificare, se non incitare la corruzione.
Troppo spesso si parla di città insicure e dell’imprescindibile ripristino della certezza della pena. C’è da auspicarsi che questo concetto venga applicato a maggior ragione verso chi indossa una divisa o rappresenta le istituzioni. La legge è uguale per tutti. O così raccontano…
Di Admin (del 03/12/2007 @ 08:18:14, in Articoli, linkato 2111 volte)
Quanto vale a Napoli la vita di un malato terminale? Un male cattivo è un martirio che ti divora. Il rispetto del dolore è il minimo che una società civile debba garantire. Ma in questa città in fuga da se stessa, persino la morte si trasforma in lusso.
Luigi aveva sorpreso tutti. Per i medici gli rimaneva un anno di vita. Ne ha affrontati quattro. Con coraggio. Il suo era un caso “interessante”. Da studiare. Poi, la malattia aveva preso il sopravvento e l’interesse scientifico era sfumato. “Non c’è più nulla da fare.” Questa la litania che i familiari dovevano sopportare.
Insieme a costi immensi provocati dall’indegna assenza del sistema sanitario nazionale. Certo, i chirurghi operano anche nelle strutture pubbliche. Ma per potersi giovare delle loro eccellenti mani, occorre appoggiarsi a strutture private. Oppure mettersi in lista di attesa. E chiedere cortesemente al cancro di attendere.
Alla fine, la voglia di vivere di Luigi è stata premiata dal sorriso inedito della nipotina appena nata. Poi, il calvario. Che ha un nome. Ospedale Cardarelli. Le ultime ore sono strazianti. Ingiuste e ingiustificate. I letti liberi ci sono. Ma Luigi viene abbandonato in corridoio su una barella. I suoi cari pretendono rispetto, minacciano denunce. “’Sto casatiello non lo spostiamo. Chiamate chi volete.” Così rispondono medici e infermieri. L’arrivo dei carabinieri li costringe a provvedere. Controvoglia. Luigi se ne è andato. Ma la vergogna ci assale.
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