Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Admin (del 22/05/2010 @ 14:41:26, in Articoli, linkato 2180 volte)
Le misure di protezione nei confronti del Presidente degli Stati Uniti sono sempre state elevate. L’elezione di Barack Obama, il primo presidente afroamericano della storia, ha giocoforza imposto un ulteriore aumento della soglia di attenzione. Eppure tutto questo non ha impedito un’inattesa intrusione avvenuta durante il delicato discorso sulla riforma finanziaria.
Mentre con il consueto cipiglio Obama descriveva le azioni necessarie per regolamentare i mercati ed impedire che la crisi in corso oramai da due anni continuasse a mietere vittime, ecco che, in barba a tutti, un impertinente topo ha osato rubare la scena e con fare furtivo è passato sotto il palchetto presidenziale. Da quel momento per fotografi e giornalisti le parole di Obama e gli shock delle borse mondiali sono passati in second’ordine; più urgente era immortalare il blitz del roditore.
Particolare enfasi è stata data dai media alle dimensioni del ratto, da qualcuno scambiato per una talpa. In realtà l’insolente topolino fa bene a sguazzare nei soffici prati della Casa Bianca. Qui da noi si troverebbe a malpartito di fronte a “colleghi” ben più imponenti e agguerriti.
Chissà come Obama interpreterà l’episodio. Se una sfilata di un sorcio è sufficiente per non dar più troppo peso alle sue parole, è forse giunto il momento di capire che più di ogni analisi urgono azioni concrete per arginare la finanza sregolata che dissangua il pianeta.
Di Admin (del 14/05/2010 @ 03:59:24, in Articoli, linkato 1800 volte)
Cosa hanno in comune Ho Chi Minh City, l’ex Saigon, e Aversa. E ancora, cosa lega la Repubblica Socialista del Vietnam al Vaticano. Realtà apparentemente distanti, se non inconciliabili, condividono una storia triste: lo sfratto esecutivo intimato a un ordine di suore. Cambia la congregazione di appartenenza, le Cross Lovers nel sud-est asiatico, le Cappuccinelle nel paese del casertano, ma il senso è identico.
Pur consapevoli del rischio incombente le suore avevano adottato uno stretto riserbo, pregando in cuor loro che tutto si risolvesse per il meglio. E invece, come riporta il Corriere del Mezzogiorno, dovranno ‘liberare’ l’istituto. Delle dieci religiose, in buona parte anziane e in precarie condizioni di salute, cinque verranno trasferite altrove, mentre delle restanti non è ancora chiaro il futuro.
A nulla finora sono valse le proteste dei cittadini aversani indignati, né la storia secolare del convento. Dal canto suo la Curia respinge ogni addebito precisando che la decisione è stata presa molto più in alto e che loro non hanno fatto altro che seguire le indicazioni provenienti dal Vaticano.
Al di là di ogni legittimo commento, resta una domanda. In Vietnam le suore furono sfrattate poiché faceva gola il terreno dove erano insediate. Che anche in questo caso si celi un forte interesse nei confronti dell’antico convento? Vertici ecclesiastici e governi comunisti, all’atto pratico, mostrano un’inattesa convergenza di vedute.
Di Admin (del 10/05/2010 @ 23:57:58, in Articoli, linkato 1858 volte)
Che fa, concilia? La crescita esponenziale delle cause di separazione riporta alla mente l’accanito vigile urbano impersonato da Alberto Sordi. Dopo un’udienza protrattasi per cinque ore pare siano vicini a una conciliazione Silvio Berlusconi e Veronica Lario. Il primo avrebbe fatto un passo indietro sulla residenza di Macherio del valore di 78 milioni di euro, dicendosi disponibile a cederla alla oramai ex moglie. Dal canto suo Veronica avrebbe ridotto di parecchio le pretese per l’assegno di mantenimento.
Nello star system gli esempi di divorzi milionari abbondano. La rivista americana Forbes ha stilato una classifica guidata a pari merito dal cestista Michael Jordan e dal cantante Neil Young. A loro, la separazione è costata 150 milioni di dollari. E poi, in un elenco che potrebbe non finire mai, Steven Spielberg, Harrison Ford, Kevin Costner, Paul Mc Cartney, Michale Douglas e Mick Jagger.
Il giorno più bello della tua vita, per tanti si trasforma in un incubo a nove zeri. Per evitare ciò, da più parti si solleva l’idea di degradare il matrimonio da patto per l’eternità a un meno ambizioso, ma forse più realista, contratto a tempo. Viviamo il tempo del precariato estremo, ma difficilmente si arriverà a tanto. Troppe resistenze da infrangere. A partire dalla Chiesa, sempre attenta a mantenere alta la moralità altrui, fino agli avvocati, parte dei quali mantiene, e bene, le proprie famiglie grazie alle disgrazie altrui.
Di Admin (del 06/05/2010 @ 11:15:38, in Articoli, linkato 2090 volte)
Dovesse riscrivere oggi la sua tragedià più celebre, William Shakespeare lascerebbe il suo Amleto interrogarsi sempre sull’identico dilemma. Essere o non essere. Viviamo tempi in cui apparire è un imperativo dominante e mostrarsi per ciò che non si è equivale a non essere.
L’ulteriore riprova giunge dal chirurgo plastico bolognese Alessandro Gennai che ha analizzato il forte incremento dei ritocchi estetici tra le mamme degli sposi. Non solo chi è prossimo a salire sull’altare per pronunciare il fatidico sì si preoccupa di rinforzare i propri glutei, snellire i fianchi, rimpolpare le labbra e regalarsi un paio di taglie di reggiseno in più. No, adesso è anche il turno delle future suocere, desiderose di far bella figura nelle fotografie che per sempre immortaleranno quegli attimi solenni.
Le agguerrite mamme dei piccioncini con sempre maggior insistenza richiedono qualche piccola aggiustatina. E così, preferendo evitare il ricorso al bisturi, si lanciano senza scrupoli verso le siringhe di botulino e acido ialuronico. Insomma, qualcosa di non troppo invasivo per lasciare il segno nel giorno più importante della vita dei loro figli.
Ma sarà davvero così? Studi in tal senso ancora non esistono, ma è legittimo ipotizzare una correlazione tra le mamme che si ritoccano e i figli che divorziano. Sbaglierò di certo, ma quandanche avessi ragione il problema è subito risolto. Un bel lifting e pronti, via dall’avvocato. Per un’altra foto ricordo.
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