Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Admin (del 25/09/2007 @ 09:13:59, in Cronaca, linkato 2234 volte)
La madre di tutti gli scioperi è fra noi: tutti lavoratori della General Motors - 73 mila persone, ossia come tutti gli abitanti di città come Siena, Imola o Caserta - incroceranno le braccia dopo il fallimento della trattativa tra azienda e sindacati sugli aumenti in busta paga. E' il primo sciopero nazionale negli Usa dei lavoratori di Gm da 37 anni a questa parte. La rottura riflette la politica di tagli ai costi del lavoro voluta dal numero uno di Gm, Rick Wagoner.
Il titolo GM a Wall Street rimane comunque in territorio positivo.
Fonte:http://www.repubblica.it/2007/09/motori/motori-settembre-2007/maxi-sciopero-gm/maxi-sciopero-gm.html
Di Admin (del 24/09/2007 @ 11:33:31, in Articoli, linkato 2115 volte)
Bene superfluo o bisogno imprescindibile, cos’è la cultura per Napoli? Risposta scontata, se ci si ferma alla lentezza manifesta delle istituzioni e alla ricerca affannosa dell’evento. Fortuna che in città emergano isole capaci di remare controcorrente.
Come l’istituto Cervantes, un pezzo di Spagna sul lungomare di Napoli, che non si limita al ruolo di più importante istituto di lingua straniera, ma si pone con autorevolezza come accogliente casa della cultura.
Due anni fa Cesar Molina, attuale ministro della cultura di Zapatero, doveva scegliere a chi affidare il rilancio del Cervantes a Napoli. Non ebbe dubbi, l’uomo giusto era Vicente Quirante. Legato in modo sincero alla città, Quirante rivolge il suo impegno febbrile in più direzioni. Stabilisce connessioni con le rare realtà culturali vive sul territorio, offre alla città programmi ricchi di incontri prestigiosi, ricerca la vera radice dei rapporti fra Napoli e la Spagna. Lo studio delll’opera di Benedetto Croce e Giuseppe Galasso diviene indispensabile per allontanare l’immagine, cara a Manzoni, della Spagna madre di tutti i mali.
Quirante, per nove anni avvocato ad Alicante, sta vivendo qui a Napoli la sua second life. Incontrandolo non si ha difficoltà a comprendere quale sia l’energia che lo anima. Ha scelto la città. A Napoli scopre la sua forza vitale, mentre in tanti sono qui ma con la mente altrove.
Il Cervantes ricopre, suo malgrado, una funzione trainante. Napoli è pronta a seguirne l’esempio?
Di Admin (del 17/09/2007 @ 13:00:42, in Articoli, linkato 2036 volte)
Da quindici anni lavoro al Centro Direzionale. In questo arco di tempo l’ho visto nascere, svilupparsi, e oggi vivere un momento difficile.
Come spesso accade in questa città, anche il Centro Direzionale, fiore all’occhiello della Napoli produttiva, mostra due volti. Alla facciata dinamica e tecnologica si contrappone quella ostile fatta di parcheggi inesistenti, di scale buie dove in pochi si azzardano a passare, di siringhe e preservativi, entrambi testimonianze di vite buttate.
Un delirio di metri cubi di cemento disegnati da Kenzo Tange, che pure non seppe o non fu libero di immaginare lo spazio per una piscina o un campo da tennis.
Capita, camminando lungo il Centro Direzionale, di sentirsi soli fra centinaia di sguardi impossibili da afferrare.
E solo si sarà sentito un ragazzo di ventisei anni che lo scorso 11 settembre si è suicidato lasciandosi cadere da uno dei tanti grattacieli del Centro. Soffriva di depressione e il suo ultimo gesto, folle coincidenza, si è consumato sei anni dopo l’attentato alle torri gemelle di New York.
Quel pomeriggio assurdo in cui una vita non ce l’ha fatta a proseguire, in molti si sono mossi per osservare lo spettacolo. Dopo qualche ora, tornando a casa, sono passato davanti a quell’infinita disgrazia. Una folla ancora numerosa dava forma a una volgare cornice. Ho visto ragazzi ridere mentre si aggiornavano su particolari angoscianti dell’incidente. Guardandoli, mentre piangevo, pensavo che i morti erano loro.
Di Admin (del 15/09/2007 @ 11:22:33, in Articoli, linkato 2300 volte)
Si parte! Primo post del blog.
Questo piccolo diario di viaggio spero si arricchisca nel tempo dei contributi e degli umori di tutti voi. In tutta onestà ancora non mi sono completamente chiari i meccanismi di quest’aggeggio e chiedo scusa per eventuali malfunzionamenti. Ad esempio pare che il blog abbia dei filtri sulle parolacce, quindi alcuni vostri commenti d’esordio (che immagino ricchi di improperi) potrebbero essere bloccati. Non è censura!!!
Quali liquidi vuole contenere questo diario? Sostanzialmente TUTTI. Vorrei si parlasse di emozioni, di libri, di cronaca, di storia (con particolare attenzione agli Anni 70, che ci volete fare sono una mia ossessione), di piccoli disavventure quotidiane, e di cazzeggio vario (il sale della vita!)
Chiunque voglia dare il suo contributo è ben accetto. Posterò qualsiasi cosa mi mandiate. Se non sarò d’accordo, mi limiterò a puntualizzarlo. Ho chiesto ad alcuni di voi di partecipare in modo attivo. Di avere un proprio nick per inserire gli articoli direttamente. Ad altri non l’ho chiesto per pudore…
Proprio per questo il primo obiettivo è ipotizzare un nome che sostituisca il noiosissimo “il blog di valerio lucarelli” Pensateci.
Magari tra qualche settimana questa sarà solo una stanca pagina web abbandonata a se stessa. Ma, senza darci troppa importanza, potrebbe nascere un cammino condiviso. Potremmo far crescere una piccola oasi, dove incontrarsi nelle notti insonni o durante le lunghe giornate di ufficio (“Cazzo fai su Internet? Lavora!”). Da parte mia posso solo garantire che se la barca dovesse affondare, sarò l’ultimo ad abbandonarla.
Un abbraccio a tutti!
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