Espressioni truffaldine per una crisi reale
Di Admin (del 13/10/2008 @ 08:55:02, in Articoli, linkato 1921 volte)
Cosa sono le parole per uno scrittore? Strumenti del mestiere, certo. Ma anche brandelli di carne strappata per raggiungere il cuore di una storia. Questo rapporto controverso di odio amore hanno provato a catturarlo Matteo B. Bianchi e Giorgio Vasta con il Dizionario affettivo della lingua italiana curato per i tipi della Fandango.
Ne è venuto fuori un tascabile che ha raccolto le definizioni di scrittori del calibro di Domenico Starnone, Erri De Luca fino al recente vincitore dello Strega Paolo Giordano. Un dizionario intrigante chiuso dall’immancabile zuzzurellone, vocabolo preferito da Vinicio Capossela.
Vi ho partecipato descrivendo la mia ossessione. Multinazionale. Un lemma seriamente attuale alla luce dei disastri che stanno attraversando i mercati finanziari mondiali. Una crisi ampia ma temo non sufficiente a mutare lo stato delle cose.
Ai crolli dei giorni scorsi, seguiranno illusori rimbalzi da capogiro. E così la gente continuerà ad affannarsi inseguendo ricchezze virtuali, dando il suo spiacevole contributo all’agonia distruttrice di un sistema impazzito. Fino a quando gli effetti tangibili di questa crisi non si tradurranno in perdite di posti di lavoro.
Chissà se almeno allora in tanti proveranno a dar luogo a un mondo diverso. Dove espressioni come finanza creativa e libero mercato siano definitivamente smascherate per quel che sono: formule truffaldine. E si affermi un’etica della finanza indispensabile per un futuro sereno.
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