La città dei crolli ha ricevuto l'ultimatum
Di Admin (del 14/07/2008 @ 22:02:57, in Articoli, linkato 1976 volte)
La caduta del palazzo al civico 25 di Via Portacarrese mi riporta alla mente “Cronache dalla città dei crolli”. Il bel libro di Sergio de Santis racconta una città dove i palazzi si sbriciolano uno dopo l’altro rinsaldando le divisioni tra il quartiere ricco, intatto nei suoi privilegi, e i sobborghi dei tanti ridotti a vivere nelle caverne.
Anche il crollo ai Quartieri Spagnoli pare uscito dalla vivida penna di uno scrittore capace di attingere generosamente alla storia di Napoli. Dalla dominazione spagnola, durante la quale fu costruito il quartiere destinato a ospitare le truppe militari e dove da subito prostituzione e criminalità dilagarono impuniti, al terremoto del 1980 che lesionò molti di quegli edifici. Dall’ombra della camorra che ha usato il palazzo disabitato per nascondervi i propri arsenali, alla speculazione di chi acquista immobili fatiscenti, li ristruttura senza i necessari permessi e poi li rivende con guadagni spropositati. E opera di fantasia sembra anche il fatto che la miracolosa assenza di vittime non abbia trasformato il crollo in tragedia.
In tutta questa vicenda pare celarsi un’immagine apocalittica, una sorta di ultimatum alla città affinché si scrolli da dosso il proprio vecchiume e la propria meschinità per vivere di vita nuova. Diversamente Napoli, per dirla con La Capria, rischia di degradarsi nella città allucinata dove assistere alla fine del mondo da un osservatorio privilegiato.
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