L'ira di Cosentino e le dimissioni poi revocate
Di Admin (del 22/02/2010 @ 22:43:10, in Articoli, linkato 1972 volte)
A ventiquattrore di distanza Nicola Cosentino ha revocato le dimissioni irrevocabili presentate il giorno precedente. La querelle si è dunque spenta nel giro di una nottata e l’onorevole di Casal di Principe è ritornato ad essere sottosegretario all’economia e coordinatore regionale del Pdl.
A scatenare l’ira di Cosentino è stato l’accordo tra Berlusconi e Casini per il quale l’Udc garantisce l’appoggio a Caldoro per la presidenza della Campania ricevendo in cambio la nomina di Zinzi a candidato per la Provincia di Caserta. Ruolo che Cosentino intendeva affidare al senatore Giuliano, dopo che lui stesso, ritrovatosi indagato per presunti rapporti con il clan dei casalesi, aveva dovuto rinunciare alla corsa per la Campania.
In quella occasione Cosentino non aveva ritenuto necessario abbandonare i propri incarichi istituzionali. Quali dunque i veri motivi delle dimissioni di Cosentino, poi repentinamente revocate? A osservare solo in superficie è facile catalogarle come gesto istintivo, un’alzata di testa contro il partito che nel mosaico delle alleanze lo aveva fortemente penalizzato. Ma forse le cose non sono così semplici.
Per comprendere appieno certe scelte bisognerebbe conoscere da vicino le pressioni asfissianti che gravano sulla testa dei politici in Campania. Una regione dove troppo spesso lo stato inefficiente viene sostituito dalla camorra. Che ha proprie regole. Non scritte, ma inderogabili.
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