Quella stazione cristallizzata
Di Admin (del 10/11/2009 @ 07:24:14, in Articoli, linkato 1895 volte)
La stazione ferroviaria di Mergellina, l’ennesima costosa contraddizione napoletana. Lo splendido palazzo inaugurato nel 1927 è stato restaurato lo scorso anno. Ma allo splendore architettonico non è seguita una rivalutazione della stazione, che oggi funge quasi esclusivamente da fermata della linea due della metropolitana. Eurostar e intercity diretti a Roma o in Calabria da tempo non sostano più a Mergellina.
Ad avviare il dibattito è stata la giornalista e senatrice Pdl Diana De Feo, e in tanti si sono accodati al suo appello. Lo storico Galasso, il filosofo De Giovanni, il soprintendente Gizzi, sono solo alcune delle voci che, con diverse sfumature, hanno posto l’accento sulla necessità del ripristino della stazione di Mergellina. Ma il ridimensionamento dello scalo ferroviario non è, come è accaduto in passato, motivato dalla mera volontà di contenere i costi.
Come ha spiegato l’assessore regionale ai trasporti Cascetta, il passaggio dei convogli a lunga percorrenza disturbava pesantemente la circolazione dei treni metropolitani, utilizzati ogni giorno da quasi centomila cittadini. Motivazione consistente per chi ha una visione democratica del servizio pubblico.
Non vorrei che dietro certi ragionamenti si celasse la stizza di una piccola fetta della classe media per aver perso una comodità. Un atteggiamento non così distante da chi in autobus pretende di scendere al di fuori delle fermate previste.
Qualcuno si è spinto a dire che Mergellina rappresenta per chi arriva a Napoli tutt’altro biglietto da visita rispetto alla casbah di Piazza Garibaldi. Uno stile di pensiero vetero borghese francamente inaccettabile. Da un intellettuale ci si attende altro che nascondere la cenere sotto il tappeto. Se una zona della città soffre la si deve aiutare a venir fuori dalle difficoltà, non certo ghettizzare. Piazza Garibaldi è specchio di una faticosa quanto indispensabile contaminazione multirazziale. Un angolo di città certo più vivo, reale ed europeo del pur imponente monumento di Mergellina.
E allora io sono con Diego Lama. Napoli non può e non deve essere cristallizzata. Occorre inseguire, e se possibile anticipare il futuro, non rimanere ostaggi del passato. E futuro vuol dire anche una metropolitana snella e funzionale, e una stazione di Mergellina ridisegnata e animata come attrazione turistica culturale.
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