A Napoli come in Somalia, i pirati sono tornati
Di Admin (del 23/06/2009 @ 08:15:03, in Articoli, linkato 1738 volte)
I pirati sono arrivati nelle acque del Golfo di Napoli. Un imprenditore di Cardito e un suo amico sono stati assaltati e derubati da tre uomini che dopo aver scaraventato in mare gli sfortunati si sono allontanati con il loro Manò Marine di 13 metri. L’inquietante episodio ha, se non altro, il merito di richiamare una vicenda drammatica. Il sequestro della Buccaneer, il rimorchiatore italiano catturato dai pirati somali l’11 aprile scorso.
Sono passati settanta interminabili giorni senza che si compissero significativi passi avanti. E così le famiglie dei sedici uomini a bordo, dieci dei quali italiani, vivono nel terrore aspettando una notizia che possa finalmente tranquillizzarli. L’ultima telefonata di uno dei marinai, Giovanni Vollaro, ha aumentato il senso d’angoscia e d’impotenza. A bordo scarseggiano i beni primari. E il livello di nervosismo si sta innalzando pericolosamente. I pirati potrebbero perdere la pazienza e compiere gesti sconsiderati.
I contorni della vicenda restano confusi. La notizia che la Buccaneer trasportasse rifiuti tossici da sversare al largo delle coste africane è stata smentita. Ma allora come si giustifica la cortina di silenzio caduta? La Farnesina procede con i piedi di piombo. Nel recente passato in circostanze simili si è adoperata con tutt’altra solerzia. Adesso ha invece escluso un blitz e la trattativa non sembra decollare. Una condotta che alimenta dubbi.
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