Fermiamo il nostro sguardo sulla ferocia
Di Admin (del 01/09/2008 @ 08:44:42, in Articoli, linkato 1840 volte)
Susan e David sono venuti in vacanza dalla Germania. Viaggiano a bordo di una vecchia Fiesta in compagnia del loro cane e di una tenda. Non hanno molti soldi in tasca e decidono di accamparsi in uno spicchio di spiaggia a Rovigliano, alla periferia di Torre Annunziata. Prima di addormentarsi la costiera sorrentina è uno spettacolo suggestivo.
All’improvviso davanti a loro si presentano tre ragazzi, armati di una pistola e delle peggiori intenzioni. I tre, minorenni, si fanno consegnare una carta di credito e 50 euro. Potrebbero andar via con il loro magro bottino. Ma non lo fanno.
È questione di un attimo. Il tempo di un veloce cenno di intesa. Con una spranga massacrano il cane e mentre David è sotto minaccia della rivoltella, il capo del branco, figlio di un boss camorrista, trascina Susan nell’auto e la violenta. Poi cede il posto agli altri, che la stuprano a turno. Nella macchina gli inquirenti troveranno tracce di sperma ovunque.
Probabilmente la gang ha alle spalle diverse rapine e forse non è neanche alla prima violenza. Questa volta però, nessun muro di omertà li può salvare. Susan sconvolta, riesce a trovare la forza di riconoscere e denunciare i suoi aggressori. Per i tre si aprono le porte del carcere minorile.
Avremmo voglia che non fosse accaduto. È forte la tentazione di mettersi alle spalle un’altra vicenda ripugnante. Invece no. Fermiamo il nostro sguardo incredulo sulla ferocia, spesso gratuita, che divora la nostra regione.
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