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L'altra faccia di Napoli affidata agli spiriti liberi
Di Admin (del 28/07/2008 @ 08:58:08, in Articoli, linkato 1951 volte)

L’ex Presidente di Confindustria Antonio D’Amato ha invitato negli scorsi giorni i principali rappresentanti della stampa estera a visitare le industrie d’eccellenza campane. Dopo aver raccontato senza sconti, come è giusto che sia, la Napoli sommersa dai rifiuti, i giornalisti stranieri hanno avuto modo di scoprire l’altra faccia della città.

Se tutti conoscevano le ricchezze storiche che impreziosiscono la città, nessuno immaginava che nella terra di Gomorra esistessero realtà tecnologicamente all’avanguardia come il polo orafo del Tarì, la Kiton noto brand dell’abbigliamento sartoriale, il polo logistico del Cis di Nola o la Seda di D’Amato leader in Europa nella produzione di imballaggi alimentari.

Certo da solo l’evento non basterà a sanare l’immagine sfregiata di Napoli affermatasi con violenza nel mondo. Occorrerà molto tempo e altrettanti fatti. Ma è un passo. Uno in più di quelli mai compiuti dai nostri governanti tutti presi a cincischiarsi tra beghe interne e croniche incapacità.

Tra imprenditori coraggiosi e politici inadeguati, a decidere le sorti della città sarà la rinascita di una società civile autentica. Vi è urgenza di spiriti liberi che non si preoccupino di coltivare i salotti influenti. Uomini capaci di offrire idee forti alla classe politica e di incidere sugli industriali, ricordandogli che non un profitto cieco e dissennato ma un benessere sano e generalizzato deve essere il fine ultimo delle loro imprese.