Una crisi che finirà per stritolare i lavoratori
Di Admin (del 17/11/2008 @ 09:01:00, in Articoli, linkato 1948 volte)
Il sindaco di Torino Sergio Chiamparino si è detto pronto a incatenarsi ai cancelli d’ingresso della Motorola, la multinazionale americana che ha a sorpresa dichiarato l’intenzione di cancellare l’insediamento torinese rispedendo a casa 370 ingegneri specializzati.
Il sindaco non ci sta e denuncia: la Motorola dal 1998 ha ricevuto 11 milioni di euro di finanziamenti pubblici per il centro ricerche di Torino, da sempre considerato in termini di competenze come uno dei migliori del gruppo. Ma la riconoscenza, si sa, non esiste e il consiglio di amministrazione, riunitosi nei giorni scorsi in Illinois, ha deliberato la chiusura dello stabilimento.
Quello della Motorola è solo l’ultimo caso in ordine di tempo. Di multinazionali che vengono qui da noi, succhiano avide finanziamenti milionari, per poi gettare al vento centinaia di posti di lavoro, se ne è perso il conto. Texas Instruments, Marconi, Nestlè, 3M, Eds, sono solo alcuni esempi di una scandalosa lista destinata a rimpolparsi.
Di fronte a questo scempio nessun governo o sindacato negli ultimi anni ha agito in modo corretto. I rappresentanti locali si sono spesso ritrovati soli a difendere il proprio territorio con le insufficienti armi a loro disposizione.
L’attuale crisi economica che turba il nostro domani è la prova della crisi del sistema capitalistico o l’ennesimo artifizio creato dal sistema per stritolare i lavoratori? Cominciamo a porci a questa domanda e da qui, a ragionare in modo nuovo.
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