La classe politica che vuole l'agonia di Napoli
Di Admin (del 27/10/2008 @ 09:11:06, in Articoli, linkato 1880 volte)
Ancora una volta Berlusconi coglie tutti di sorpresa e all’assemblea di Confindustria lancia Gianni Lettieri come candidato del Pdl alla carica di governatore o di sindaco. Per carità, a sua scelta, perché sempre di poltrone si tratta e non occorrono capacità e competenze diverse in due cariche così distanti fra loro.
Al di là del metodo, c’è qualcosa che non convince in questo tipo di annunci che, oltre al diretto interessato, sembrano rivolgersi ad altri soggetti. Certo non avrà fatto piacere alla classe politica campana di destra (mi si conceda l’ossimoro) un annuncio che ancora una volta li mette all’angolo, sancendo la cronica incapacità di produrre personalità politiche in grado di parlare alla città e risolvere i suoi problemi.
E chissà che il Cavaliere non abbia parlato a nuora perché suocera intenda. In sala era infatti presente Antonio D’amato, past president di Confindustria e leader della Seda, a lungo corteggiato da Berlusconi, che ha sempre rifiutato all’ultimo momento la candidatura preferendo occuparsi delle sue aziende. Tra D’Amato e Lettieri, è noto, non corre buon sangue.
Lettieri difficilmente scenderà in campo, ma ciò che resta in questo teatrino è la spregiudicatezza con cui la politica maltratta da anni la città. Tra un centro sinistra la cui credibilità si sbriciola ogni giorno di più e un centro destra che conferma la scelta, al di là delle emergenze, di non occuparsi in modo serio della città. Chi vuole l’agonia di Napoli?
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